The art of art, the glory of expression and the sunshine of the light of letters, is simplicity.

~Walt Whitman



17.3.11

150 anni e non sentirli!



Auguri all’Italia che c'ha il suo bel da fare, tutti i libri di storia non la
fanno dormire.. Sdraiata sul mondo con un cielo privato fra San Pietri e
Madonne, fra progresso e peccato, fra un domani che arriva ma che sembra in apnea ed i segni di ieri che non vanno più via.. Di carezza in carezza, di certezza in stupore, tutta questa bellezza senza navigatore..



Auguri all'Italia e agli Italiani, quelli veri che hanno sempre creduto e continuano a credere all'unità, quelli che amano questo paese, quelli che l'hanno fatto grande, quelli che saranno il futuro della nazione, quelli pieni di sogni e di speranza che riempono di stelle il cielo sopra di noi, quelli che si lamentano della nostra politica ma che in fondo non vogliono lasciare la loro terra, quelli che versano una lacrima ogni volta che ascoltano l'inno..buona festa nazionale a tutti quelli che ci credono perchè vogliono crederci!




150 anni per una nazione cosa sono? Niente! E' una bambina l'Italia...una minorenne! [..] Se voi andate in tutti i musei del mondo, compreso il Louvre, ci sono km di opere d'arte italiane. Per carità va bene, appartengono all'umanità. Ma è una gioia camminare e dire “eh io appartengo a quella grandezza...Io sono uno che viene da lì...”

Il discorso completo di Benigni..a me ha davvero commosso!

12.2.11

Io leggo..


Le case crollano, la gente annega ed è lasciata imoutridire, ma il profilo generale della città sussiste, qua gonfiandosi, là ritraendosi, come un'infima ma indistruttibile forma di vita.

Il bene di un libro sta nell'essere letto. Un libro è fatto di segni che parlano di altri segni, i quali a loro volta parlano delle cose. Senza un occhio che lo legga, un libro reca segni che non producono concetti, e quindi è muto.

Umberto Eco

Dicono che in Italia non si vendano libri e non si legga.
Dicono anche che le iniziative di questo genere non servono a cambiare le cose. Chi lo dice? Coloro che non si divertono e non collaborano nella sensibilizzazione generale. Le grandi battaglie cominciano sempre dai piccoli gesti, per dirla alla Whitman, la semplicità è la gloria dell'espressione!
E allora se anche tu fai parte degli appassionati alla lettura, per una settimana (dall'11 al 18 febbraio 2011) metti come foto del profilo (di facebook, di messenger, twitter o qualsiasi altro social network!) le copertine dei libri che più ti hanno appassionato, stupito, emozionato e perchè no, deluso. Puoi mantenere la stessa immagine o cambiarne una al giorno.

L'italiano medio non legge...Noi siamo oltre la media!


Link dell'evento su Facebook.

30.1.11

Diario sentimentale

Ti sei gettato sulla tela, che trema fra le tue mani. Premi i colori dai tubetti e i pennelli: rosso, bianco, nero, blu. E mi trascini nel torrente dei colori. Ad un tratto, mi sollevi da terra, e tu stessi prendi slancio con un piede, come se la stanzetta fosse troppo angusta per te. T'innalzi e ti distendi, fluttuando fino al soffitto. La tua testa gira intorno alla mia. Sfiori le mie orecchie sussurrando qualcosa...ascolto la melodia della tua voce dolce e grave. Perfino nei tuoi occhi intendo quel canto e tutti e due insieme, lentamente, ci solleviamo sulla camera adorna e ci involiamo. Arriviamo alla finestra e vogliamo attraversarla. Fuori ci chiamano le nuvole e il cielo blu. I muri con tutti i miei scialli variopinti girano intorno a noi e ci fanno girare la testa. Ora voliamo abbracciati nel cielo e i campi di fiori, le case, i tetti, i cortili e le chiese sembrano galleggiare sotto di noi..


Bella Chagall ~ Diario sentimentale

M. Chagall - Il compleanno (1915)

4.1.11

Luz...

Ho letto una volta che gli antichi saggi credevano che nel corpo ci fosse un ossicino minuscolo, indistruttibile, posto all'estremità della spina dorsale. Si chiama luz in ebraico, e non si decompone dopo la morte né brucia nel fuoco. Da lì, da quell'ossicino, l'uomo verrà ricreato al momento della resurrezione dei morti.

Così per un certo periodo ho fatto un piccolo gioco: cercavo di indovinare quale fosse il luz delle persone che conoscevo. Voglio dire, quale fosse l'ultima cosa che sarebbe rimasta di loro, impossibile da distruggere e dalla quale sarebbero stati ricreati. Ovviamente ho cercato anche il mio, ma nessuna parte soddisfaceva tutte le condizioni. Allora ho smesso di cercarlo.

L'ho dichiarato disperso finchè l'ho visto nel cortile della scuola. Subito quell'idea si è risvegliata in me e con lei è sorto il pensiero, folle e dolce, che forse il mio luz non si trova dento di me, bensì in un'altra persona.


David Grossman ~ Che tu sia per me il coltello


(Foto by Fabio Menghinasso ©)